Kawakubo parla attraverso Arcimboldo e Lady Oscar
Che cosa può muovere un’emozione moncler outlet in uno stato d’animo moncler bambino outlet assopito dopo decine di giorni di Fashion moncler saldi uomo Week in cui l’occhio si è assuefatto alle declinazioni dell’estetica che produce il bello? Soltanto uno shock, un’improvviso spiazzamento. Anche quando, per onestà di cronaca, lo spiazzamento non è inatteso, anzi è sperato.
quello che succede quando dopo piumini moncler outlet giorni di sfilate, di passerelle, di esibizioni più o meno congrue con le moncler outlet online uomo definizioni di lusso, estetica, moda, progresso socio culturale, si arriva alla sfilata di Rei Kawakubo per Comme des Garons.
Dopo anni e anni di abitudine allo stupore, Kawakubo è capace di rinnovarlo, con il suo modo spiazzante di raccontare una visione. Che può essere anche prevista, ma non per questo non capace di provocare una reazione dell’animo. Perché moncler saldi outlet anche i critici di moda più avvezzi agli effetti speciali delle piumini moncler scontatissimi luci della ribalta delle passerelle non sono insensibili alle profondità dei messaggi. E io ne sono il testimone, privato quanto si vuole, moncleroutlet-i ma espressione di un mondo avvezzo agli effetti speciali.
Nella collezione primavera estate 2018 di Rei Kawakubo per Comme des Garons piumini moncler saldi (che in realtà sono la stessa cosa) i temi su cui riflettere, e che smuovono l’animo che rischia di diventare insensibile a causa moncler outlet online shop delle continue sollecitazioni estetiche, sono molti, quante sono le preoccupazioni di una mente creativa che si confronta con questo lunghissimo outlet moncler inizio secolo. Non è un caso che Rei Kawakubo in moncler outlet serravalle questa piumini moncler uomo collezione piumini moncler della sua Comme des Garon inserisca due facce, quella della natura morta burlesca di Giuseppe Arcimboldo (o Arcimboldi) e moncler donna quella di Lady Oscar, il manga giapponese, in una sorta di messaggio moncler bambino saldi da „arte in strada” su graffiti multidimensionali. E non è un caso che le sue straordinarie sovrapposizioni di abiti questa volta risultino costruite da ricoperture fuori scala, ingigantite rispetto all’abito che nascondono e che è costretto a replicare la forma del corpo. Il volume sovrapposto, quello che lo spazio se lo crea da sé e intorno a sé, è la richiesta molto esplicita di un ritorno all’essere reale e naturale, non schiacciato nel ridotto spazio di comunicazione virtuale di un device. Quel „farsi notare” evidenziato dalle facce dell’arte, che sia moncler outlet serravalle quella classica della natura morta o quella moderna del manga, esprime la riappropriazione moncler uomo di un corpo fisico che corrisponde allo spirito fisico della persona.
Che questa riflessione arrivi da una creatrice di moda è normale. Quello che appare non normale è che non arrivi dai disegnatori del pensiero, che un tempo si chiamavano filosofi. Ma non tutto sembra perduto: se sulle passerelle della moncler outlet trebaseleghe moda Rei Kawakubo moncler saldi a Parigi invita a ribellarsi a una omologazione programmata, come Miuccia Prada a Milano invita alla reazione e alla militanza, nelle librerie francesi spopola Où on somme nous?, il saggio di Emmanuel Todd sul senso di impotenza politica e della regressione sociale che rende fragile l’equilibrio democratico.
Forse, ancora una volta, si può provare che la moda e la cultura ufficiale non viaggiano su binari strabici ma che uniscono le traiettorie per un pensiero capace di svegliare le coscienze.